Moltissime sono le persone affette da onicofagia, ovvero l’abitudine di rosicchiarsi le unghie in momenti di stress, di concentrazione oppure di noia. Questo disturbo risulta essere molto diffuso non solo negli adulti, ma soprattutto per gli adolescenti (sia ragazzi che ragazze), che spesso non si rendono conto di quanto possa essere pericoloso mordicchiarsi le unghie, atteggiamento che potrebbe portare ad infezioni e infiammazioni del letto e del solco ungueale.
Ai maschi non interessa molto di avere le mani poco curate, mentre per molte ragazze risulta essere un problema, in quanto le mani sono sicuramente una parte molto importante del corpo femminile (basta considerare che le utilizziamo per qualsiasi cosa, dal gesticolare al prendere oggetti, scrivere, firmare contratti e vi dicendo).
Per questo moltissime persone cercano di togliere questa cattiva abitudine affidandosi ad una ricostruzione unghie in gel, che permetterebbe all’unghia di crescere.
Innanzitutto bisogna premettere che per guarire completamente dall’onicofagia bisogna essere decisi e determinati.
Ricostruire le unghie, farle crescere e aspettare di toglierle per poi ricominciare a mordicchiarle, oltre ad essere poco sensato e dispendioso economicamente, non è sicuramente la soluzione migliore. Per smettere di mangiare le unghie bisogna essere convinti e armarsi di tanta forza di volontà.
La ricostruzione dell’unghia può essere svolta seguendo metodi e tecniche diverse, analizzando la situazione delle unghie per poi attuare quella che sembra più valida, tuttavia spesso viene esclusa l’applicazione delle tip. Il risultato finale che si può ottenere dalla ricostruzione delle unghie è variabile in base alla gravità dell’onicofagia.
Nel caso in cui l’onicofagia sia lieve, l’unghia può essere allungata utilizzando delle cartine e ottenendo un risultato finale quale un’unghia che supera appena il polpastrello.
Nel caso in cui l’onicofagia sia invece piuttosto grave, ovviamente i trattamenti potranno garantire solo un’unghia che possa appena coprire solo il letto ungueale.
La ricostruzione eseguita va ritoccata ogni 10 giorni circa, perché spesso la persona in questione non è abituata ad avere le unghie lunghe e tende a far rompere i lati dell’unghia ricostruita. L’obiettivo finale della ricostruzione delle unghie rovinate da questo disturbo è sicuramente quello di abituare la persona a vedere le sue unghie sempre belle e perfette. Questo sarà sicuramente un ottimo stimolante per far evitare alla persona di mordicchiarsi le unghie, ottenendo così un risultato eccellente ma soprattutto davvero soddisfacente.
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